La carta dell'assertività

Peculiarità del comportamento individuale che afferma la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace emozioni e opinioni senza offendere e aggredire. 

In questo modo, come spiegano gli psicologi statunitensi Alberti ed Emmons, una persona agisce nel suo pieno interesse, difendendo il suo punto di vista.

Escludendo l’ansia che spesso tali espressioni esaltano, possiamo difendere i nostri diritti senza ignorare quelli degli altri.

 

 


I punti che formano la carta dell’assertività

È necessario essere in contatto con le proprie emozioni e con i propri desideri; pertanto è necessario darsi tempo per “sentire, pensare e decidere”.

La fretta è un aspetto della non accettazione di se stessi

È un diritto avere le proprie opinioni, sbagliate o giuste che siano, pertanto nessuno dovrebbe scusarsi nel momento in cui dichiara ciò che pensa

È un diritto l’espressione dei propri sentimenti e di essere rispettato quando li dichiara (“mi sento a disagio,provo dolore quando…”)

Ognuno ha il diritto di

  • Fare delle scelte congruenti con le proprie intenzioni e il proprio sistema di valori
  • Essere ascoltato e preso sul serio
  • Valutare i propri bisogni e, sulla base di priorità, di prendere decisioni che ritiene opportuno
  • Sbagliare, a patto che si assuma la responsabilità delle proprie azioni
  • Cambiare idea, di dire di no, di dire “non lo so”, di dire “non mi sento più di rispettare l’impegno preso”
  • Chiedere in modo diretto ciò che desidera
  • Essere indipendente e di essere lasciato solo quando lo desidera, anche se gli altri insistono per avere la sua compagnia
  • Rifiutare critiche o giudizi
  • Decidere cosa fare con le sue proprietà, il proprio corpo, il suo tempo, a patto di non violare i diritti di altre persone
  • Provare piacere, soddisfazione, di riuscire e avere successo
  • Esprimere, quando lo ritiene opportuno, il proprio disaccordo, rifiutarsi di aiutare l’altro ed opporsi con fermezza alle sue richieste, di non soddisfare i suoi bisogni e desideri, senza scusarsi né sentirsi in colpa
  • Avere i propri segreti; ciascuno come qualsiasi “misero imputato” può avvalersi della facoltà di non rispondere
  • Essere trattato con rispetto e gentilezza, di chiedere aiuto o sostegno morale nei momenti di difficoltà
  • Difendere con dignità se stesso, affrontando (talora anche arrabbiandosi) le persone aggressive, sopraffattorie e svalutative
  • Scegliere quando agire in modo “assertivo – preferibile essere assertivi” ma non è obbligatorio