Coraggio, la vita è tua, costruisci il tuo sogno Il coraggio di cercarsi e ritrovarsi, nei pensieri di quando eravamo bambini e nel futuro che ci appartiene. Percepisco una voglia di profondità nel mondo, di abolizione della superficialità di chiedersi finalmente perché, senza seguire in una abituale autoforzatura un binario di "normalità" e automaticità distruttiva, ma quello che manca é come sempre il coraggio. Ho visto, ho conosciuto tante persone con una voglia estrema di cambiar vita, e soprattutto con un bisogno salutare di chiudere e riaprire rapporti, in modo diverso, in un posto diverso, con persone diverse, ma con una tale mancanza di iniziativa all'agire da ridurre l'esistenza in uno stato vegetativo apparentemente comodo a tanti e palesemente non a loro stessi. Quello che é cambiato per tutti, o quasi, é la consapevolezza. Tempo fa il disagio restava disagio, ora si conosce il motivo. Generazioni precedenti si salvavano in un equilibrio (per me deleterio) fatto di speranza del dopo vita regalandosi sacrifici immensi, con la convinzione che una vita peggiore garantisse un'eternità sublime preceduta da una dolce morte. E non si pensava a come agire per migliorare la situazione, per regalarsi giorni sereni e un calmo benessere terreno, la legge della saggezza imponeva una rassegnata accettazione. Ora sappiamo, siamo consapevoli, che la vita che "l'imperatore universale" ci ha donato deve essere custodita, preservata, amata e sfruttata in ogni respiro. Che il sacrificio non é bene, significa solo sprecare attimi di gioia per noi e per gli altri degni di ogni felicità individuale concepita nell'incontro fondamentale tra la specialità unica e l'equilibrio universale di cui ne fa parte. Siamo granelli svolazzanti e ora siamo pronti a capire che possiamo cadere nell'ingranaggio sbagliato, e nella consapevolezza non siamo in grado di accettare, di sperare e di ammalarci di tristezza come antiche saggezze insegnavano, ora vogliamo cambiare, ci agitiamo in gabbie di pensieri e in gomitoli di ansie, ma ancora come allora, esistiamo senza renderci conto di creare un inferno terreno dove ci obblighiamo, in piena libertà, a vivere trascinando altre anime manipolate o inconsapevoli. Vedo infelicità, strutture antiche di binari obbligati, non riesco a capire come non si percepisca la possibilità di essere liberi e di liberare altre persone. A volte non si ama la vita che si condivide, ma ci si crogiola nella convinzione di non poter far soffrire. Nulla di più sbagliato! Trasportando il pensiero nella solitudine della nascita affiora il coraggio di cambiare e trovare il proprio ingranaggio per far si che altre anime coinvolte possano trovare il proprio. La mia libertà è quella degli altri, e si intende, la libertà di essere se stessi, equilibrati e felici, nella perfetta collocazione universale che ci spetta. L'unica sofferenza che possiamo creare e la solitudine di un giusto ingranaggio e i conseguenti meccanismi compromessi. Se per caso un giorno o l'altro Ti trovassi solo sai Senza una compagna che ti aiuta nei tuoi guai E se poi il cielo blu Si chiude all'improvviso su di te E ti senti come un ladro che Ha paura anche di sé Guardati allo specchio E guarda un poco un poco intorno a te C'è tutto un mondo intorno che Gira ogni giorno e che Fermare non potrai E viva viva il mondo Tu non girargli intorno Ma entra dentro al mondo dai Se nel buio che ti avvolge Una fiamma scorgerai Corri corri senza indugi Forse è il sole che tu vuoi Ma se come un fiume in piena poi Il tempo ormai usato se ne va Ed un naufrago ti senti tu Da solo scruta il blu Quella fiamma sconosciuta è la tua zattera lo sai Dai C'è tutto un mondo intorno che Gira ogni giorno e che Fermare non potrai E viva viva il mondo Tu non girargli intorno Ma entra dentro al mondo Dai... (coro) Che gira ogni giorno E che fermare non potrai E viva viva il mondo Tu non girargli intorno Ma entra dentro al mondo dai... C'è tutto un mondo intorno Che gira ogni giorno E che fermare non potrai
Matia Bazar - C'é tutto un mondo intorno