La maglietta di Sandokan

La maglietta di Sandokan ... volevo la maglietta di Sandokan Un giovane amico, con un adattissimo collegamento a Michael J. Fox che dice "forse voi non siete ancora pronti a tutto questo" evidenzia come l'evoluzione porta ad amare o odiare il cambiamento repentino di uno stile, ed in questo caso nel modo di fare e ascoltare musica.
E' una frase profonda più dell'Oceano, anche capovolgendola sostituendo il futuro con il passato.

Chi come me, non può essere più considerato giovane, sente che la musica di qualche anno fa è diversa, ma è come l'odore delle prime gocce di pioggia sull'asfalto caldo, non è buono, ma per chi ha giocato sulla strada nel periodo dell'austerity non aspetta altro che di risentirlo.

A chi mi chiede se mi sento vecchia, rispondo esprimendo la mia voglia di esserlo di più, nascere 10 anni prima mi sarebbe bastato per aver vissuto da adolescente quello che ho vissuto da bambina.

Parlare di musica a quel tempo, dove tutto era vissuto così semplicemente che avere una decina di LP appariva tanto ricco quanto avere il telefono, non era scontato, era legato sempre a qualcosa. Ad un regalo per Natale, ad una festa tra amici e soprattutto nei paesi piccoli circondati dalle montagne, il legame vero erano le feste campestri, e nel mio rione si festeggiavano gli alpini, proprio nel prato davanti a casa mia. Il gruppo dei giovani si riuniva per organizzare l'angolo moderno, posto sempre il più lontano possibile dalla balera e ovviamente dai genitori. Il problema più difficile era reperire il materiale, il giradischi e soprattutto "il vinile".

Ed erano proprio i dischi degli abitanti ad essere offerti per ravvivare la festa, e ancora oggi sulle copertine dei nostri vecchi 45 giri primeggia il nostro cognome, perché dopo la festa venivano restituiti ai legittimi proprietari.
Ero piccola, solo 10 anni di più e anche io avrei potuto avere l'incarico di partecipare anche alla sera, e magari appuntare gli spilli tricolore ad ogni partecipante; con gli stessi jeans del pomeriggio, le scarpe da tennis rigorosamente bianche e blu come qualche anno dopo ci avrebbe ricordato Ivan Graziani, e la maglietta di Sandokan!
Quello che manca per poter ascoltare ancora quella musica, non è solo uno scalino evolutivo verso il basso, che siamo in grado di percepire anche noi meno giovani, quello che manca davvero è il ricordo.